In stato di abbandono per anni, un recente restauro ha consentito di salvare la copertura originaria in pietra e di consolidare l’edificio, recuperando almeno in parte gli affreschi originari interni ed esterni, di autore ignoto, databili a cavallo tra XIV e XV Secolo.
In particolare, tra le poche figure riconoscibili, è di un certo interesse la presenza di S. Daniele, che si ricollega all’intitolazione originaria della vicina chiesa di S. Liberale, evidentemente un culto particolarmente diffuso nella zona pedemontana ai piedi del Monte Serva, a nord di Belluno, probabilmente in relazione alla presenza di animali da cui era necessario difendersi al momento della riconquista in epoca altomediovale dei territori boscati.